IL MATRIMONIO SELARGINO

Ogni anno, a partire dal 1962, a Selargius si rivive un antichissimo rito Nuziale che attira l’interesse di tutta la Sardegna e non solo, che per la sua bellezza e la sua particolarità riesce a coinvolgere non solo l’intera popolazione del paese.

Essendo lo Sposalizio Selargino un rito antichissimo, è sicuramente utile conoscere le origini del nome del centro campidanese: nell’epoca romana esso veniva chiamato “Cerargius ”, in quanto nel suo territorio era presente una salina che risultava molto importante per l’intera zona.

IERI, OGGI, UN SECOLO DI TRADIZIONI

Canti, suoni, sentimenti, che affondano le radici in un rito secolare.
È in questo sentiero di valori che si snoda il filo narrativo dell’Antico Sposalizio Selargino.
Un evento che è fede, tradizione, identità, senso di appartenenza e più apertamente, un triondo di voci, di colori, di simboli che narrano lo spirito di una comunità, la sua cultura, le sue conoscenze, l’antologia di un’antica promessa d’amore.
Una promessa da far crescere, da tramandare ai posteri.

Nel rito nuziale infatti, la folla che fa da cornice al percorso benedice gli sposi con sale e grano, che stanno a rappresentare le principali fonti di benessere di quel periodo.
Le due scorte nuziali, che avanzano separatamente da due direzioni diverse, per poi incontrarsi nel sagrato, sono costituite dai parenti più stretti che indossano il costume di gala: a precedere i parenti, e quindi in testa al corteo ci sono i suonatori di Launeddas.

Subito dopo i musicisti sono presenti alcune fanciulle che portano in dono, i regali offerti alla coppia per il banchetto: un archetto, un agnello, il pane lavorato in forme preziose, i dolci fantasiosi ed altro ancora.

Sia lo sposo che la sposa sono guidati al tempio soltanto del loro padre, le due madri invece attendono nella nuova abitazione, dove, dopo la cerimonia, si riuniranno entrambe le famiglie per festeggiare la nuova coppia e per partecipar al suntuoso banchetto.

Nella nuova casa gli sposi ricevono l’ultima benedizione, che è anche quella più commossa: quella materna. Le due madri la impartiscono, spargendo di sale e grano il capo dei loro figli, affinché da quei frutti della natura germogli un grande avvenire per la loro famiglia.

La sposa, prima di varcare la porta di casa, che rappresenta anche l’ultimo confine della sua giovinezza spensierata, dona i fiori d’arancio alla sua migliore amica.
Quella vergine ghirlanda consacrata sull’altare, si spera porterà fortuna a quest’altra ragazza, portandola al matrimonio entro l’anno.
L’arrivo degli sposi alla casa nuziale è un momento molto importante dello sposalizio selargino, si assiste infatti a dei riti molto suggestivi:

quando gli sposi stanno per arrivare alla loro casa, tutte le donne della contrada si affacciano alla finestra e gettando addosso agli sposi del frumento fanno gli auguri alla nuova coppia; intanto la mamma dello sposo gli attende all’uscio di casa e al loro arrivo getta loro del grano e del sale, questo rito viene chiamato “sa Grazia”.

La sposa, arrivata a casa e accolta da numerosi applausi scende da cavallo e bacia le mani ai suoceri, offrendosi a loro figlia.

La cerimonia del matrimonio selargino, è uno spettacolo tra i più belli ai quali è possibile assistere in Sardegna, un ritorno nel passato, il passato che riaffiora con tutto il senso vitale dell’antico popolo e con l’autentica suggestività di una festa che pone quello sardo come uno dei più pittoreschi mosaici etnici d’Europa.

Tuttavia lo Sposalizio Selargino è anche una sagra paesana, alla quale ogni anno partecipa un’infinità di persone

AL CONFINE TRA AMORE E COMUNITÀ

Custodire una storia significa amarla, ma significa anche scegliere i linguaggi per raccontarla, per trasmetterla a chi verrà negli anni a venire.
L’Antico Sposalizio Selargino è esattamente questo: una storia d’ amore e di comunità, una storia capace di oltrepassare ogni steccato del tempo.
Le sue origini vanno scritte alle usanze maritali dei secoli XVIII e XIX, anche se è negli anni sessanta che la festa ritrova il suo splendore espressivo dei tempi attuali.

Oggi, l’Antico Sposalizio, è diventato a pieno titolo una rappresentazione folkloristica che ricostruisce fedelmente lo storico matrimonio campidanese, ricomponendo in modo autentico e iridescente un mosaico di tradizioni e cromatismi.

In occasione della festa, Selargius, si trasforma nel centro di tutta la Sardegna, accogliendo i colori e le genti di un’intera Isola, i loro linguaggi, le loro emozioni.

Un trionfo di ricchezze, di etnia e cultura.