La sagra di Sant’Efisio è una delle processioni più importanti della Sardegna nonché una delle più antiche di Italia. Caratteristica stupefacente di questa festa è sicuramente il fatto di avere il primato come processione più lunga di tutta Italia, con i suoi sessantacinque chilometri percorsi in 4 giorni di pellegrinaggio.

La storia di questa festa è sicuramente intrisa di interesse storico e folkloristico. Si racconta infatti che nel 1656 la Sardegna venne colpita dalla peste portata da dei marinai catalani. L’epidemia fece moltissimi morti, soprattutto a Cagliari e dintorni. Per far finire la pestilenza, i cittadini fecero voto a Sant’Efisio, promettendo che se avesse fatto finire l’epidemia, essi avrebbero, ogni anno, fatto una processione in onore del santo. La peste smise di diffondersi a causa delle piogge e i cittadini sardi mantennero la promessa festeggiando Sant’Efisio ogni anno con questa bellissima processione.

La sagra di Sant’Efisio si svolge dal primo maggio al quattro e parte dal quartiere cagliaritano di Stampace fino ad arrivare a Nora, paese in cui Sant’Efisio venne fatto martire. Poiché questa processione attraversa molti paesi, ad essa partecipano molte persone provenienti da vari posti, tutti vestiti con gli abiti caratteristici della propria tradizione. I preparativi per la processione iniziano giorno trenta aprile, quando la statua del santo viene vestita e le vengono offerte come voto gioielli d’oro. Successivamente la statua viene messa sul cocchio che verrà trasportato da buoi decorati a festa. La statua di Sant’Efisio viene poi portata nella chiesa del quartiere Stampace per la messa. La processione è costituita da circa 5500 partecipanti, che provengono da tutta la Sardegna e che cantano e recitano il rosario. Queste persone sono tutte vestite con abiti della tradizione isolana e vengono accompagnati da carri trainati da buoi tutti addobbati apposta per la festa. Come accennato precedentemente la processione, la più grande in Italia, interessa vari paesi della Sardegna. Si parte da Cagliari e la prima tappa è il paese di Giorgino, dove il santo si ferma nei pressi di una piccola chiesa a lui dedicata e dove gli abiti che ha indosso vengono cambiati con altri più semplici e i gioielli tolti. Dopo la tappa a Giorgino, la statua del santo ferma a Maddalena Spiaggia dove è aspettata dagli abitanti di Capoterra, paesino di cui è patrono. La processione continua, sempre su cocchio, fino ad arrivare ad un’altra chiesetta sempre dedicata a Sant’Efisio, quella di Su Loi, in cui viene celebrata una messa. La tappa successiva della statua del santo è Villa d’Orrì dove viene fatta la benedizione eucaristica e successivamente si arriva in un altro paese, Sarroch. Passata la notte, SantEfisio viene portato fino a Villa San Pietro, dove attraversa in processione tutto il paese e viene celebrata una messa. Altra tappa è il paese di Pula, dove viene svolta un’altra messa nella chiesa di San Giovanni Battista e dopo, in serata, finalmente arriva a Nora. Sono passati due giorni dall’inizio della processione e il terzo, che si svolge tutto a Nora, consiste nell’adorazione e commemorazione di Sant’Efisio e in una processione alle rovine del paese. L’ultimo giorno la statua del santo deve tornare a Stampace, dove arriva in tarda serata accompagnato da una bellissima processione composta da tantissime persone ed illuminata da centinaia di fiaccole.