La Sardegna tra le sue tante eccellenze, può vantare anche una tradizione vinicola molto forte che parte dall’antichità.
La sua posizione e composizione geografica, grazie alle sue campagne vicine al mare, il clima generoso e terreni ricchi permettono la coltivazione di diversi tipi di vitigno, in tutta la regione.

Oggi parleremo di uno dei più conosciuti e apprezzati il ‘Cannonau di Sardegna’ e conosceremo sia le sue origini, sia un modo per utilizzarlo in cucina.

Partiamo col dire che recenti studi hanno dimostrato che fin dall’epoca nuragica gli abitanti dell’isola hanno coltivato la vite e prodotto il vino e col passare delle epoche i sardi hanno affinato le tecniche di produzione, fino ad arrivare ai nostri tempi ad ottenere, con buona parte dei propri vini, certificazioni e denominazioni di origine controllata.

Il ‘Cannonau’ in particolare è il vitigno a bacca rossa autoctono più diffuso in Sardegna, di cui è un’eccellenza enologica.

Inizialmente si credeva che derivasse dal ‘Grenache’, portato sull’isola dagli Aragonesi, ma nei primi anni del 2.000 la scoperta di vinaccioli antichissimi nel sito nuragico di ‘Duos Nuraghes’ a Borore, ha cancellato quest’ipotesi facendo diventare questo vitigno il più antico che sia mai stato coltivato nell’intera area mediterranea.

Altri studi precedenti alle più recenti scoperte, davano ai Fenici il merito di aver portato in Sardegna questo tipo di vite dall’Oriente e di averne dato l’impulso per la sua coltivazione.

 

CARATTERISTICHE DEL CANNONAU DI SARDEGNA 🍷

Come abbiamo già detto parliamo di un vino rosso, possente e ben strutturato.
Viene coltivato principalmente in Gallura ed ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata: le sue viti sono battute dal vento e ricevono lo iodio, grazie alla vicinanza del mare; nonostante tutto il clima caldo della zona riesce a far maturare bene i grappoli ed a conferirgli un elevato livello zuccherino, risultando assai alcolico.

Parlando di caratteristiche organolettiche, ha un acidità bassa, risultando speziato ma anche fruttato e nel suo ricco “bouquet” ritroviamo i profumi con gli aromi tipici della Sardegna e del mediterraneo quali erbe aromatiche come l’origano, il mirto, ma anche frutti rossi, di sottobosco e le ciliegie.
Il sapore è intenso, ricco, sapido, morbido e avvolgente come il velluto e il livello alcolico è generalmente alto; si presta bene ad essere invecchiato e deve passare obbligatoriamente 6 mesi in botti di rovere e castagno: se l’invecchiamento supera i due anni il vino può fregiarsi del titolo “Riserva”.
Caratteristico è il colore, che dev’essere rosso rubino e invecchiando presenta pian piano riflessi che vanno dal granata all’arancione.

Il grado alcolico si attesta sui 12.5% per il Rosato e il Rosso, il 13% per il Riserva, il 16% per il Liquoroso dolce e il 18% per il Liquoroso secco.

Il Cannonau va servito ad una temperatura tra i 16° e i 18°.

Gli accostamenti che funzionano meglio sono sicuramente con le carni tipiche sarde, quindi dagli arrosti di agnello, il maialino, il capretto, ottimo pure coi brasati e la selvaggina e le carni rosse in generale: va particolarmente d’accordo pure con i formaggi stagionati,come il pecorino sardo.

Passando ai dessert, questo vino lega bene con le macedonie e la pasticceria secca.

A proposito di ricette, vediamone una tipica, in cui possiamo utilizzare facilmente il Cannonau.

 

BRASATO AL CANNONAU 🍲

Si tratta di una ricetta la cui preparazione è sicuramente lunga, ma non difficoltosa, il segreto sta tutto nel mettere a marinare il vitello nel Cannonau almeno 12 ore prima della cottura, insieme alle verdure tagliate a cubetti e all’ erbette che andranno a insaporire il tutto.

Terminata la marinatura, la carne va asciugata e rosolata in un tegame spazioso su tutti i lati, in poco olio, per non più di dieci minuti, finiti i quali si dovranno aggiungere le verdure, che cosi si ammorbidiranno progressivamente; infine si aggiunge il vino, precedentemente riscaldato col sale e si terminerà la cottura della carne che dovrà durare almeno 2 ore a fuoco basso e con il coperchio chiuso.

Finita la cottura il brasato dovrà essere tolto dal tegame e messo su un piatto a parte a raffreddarsi, invece col vino e le verdure potrà essere preparato la salsa, usando un frullino ad immersione potrà essere servito sulla carne una volta tagliata a fette.

Ed ecco qui pronto un piatto da preparare per una cena importante che sicuramente vi farà fare ottima figura con i commensali.

 

INGREDIENTI:

1 kg di vitello (spalla)

Verdure miste per la marinatura q.b (carote, patate,sedano, cipolla, aglio)

Alloro

Chiodi di garofano

Stecca di cannella

Pepe

Sale

Olio Evo

1 bottiglia da 0.75ml di Cannonau

 

Buon appetito a tutti ! 🍝