Negli ultimi giorni la Posidonia, più nota con il comune nome di “alga” ha creato un’aspra diatriba di opinioni tra i gestori degli stabilimenti balneari ed i biologi marini. Se da una parte, infatti, i gestori degli stabilimenti insistono fortemente nel chiederne la rimozione, poiché secondo loro la massiccia presenza di queste alghe sulle spiagge può disturbare e conseguentemente allontanare i turisti, i biologi marini insistono con la teoria secondo cui, andando a rimuovere la Posidonia dalle spiagge, si andrebbe incontro ad un’ipotetica fine per tantissimi litorali.

C’è da dire inoltre che la Sardegna, qualora scegliesse di accontentare le richieste dei gestori degli stabilimenti balneari, sarebbe la prima regione italiana a creare una legge apposita. La formulazione dell’ipotetica legge, in ogni caso, sembra andare incontro ad entrambe le parti, con la rimozione della Posidonia all’inizio di ogni stagione estiva, il deposito in siti idonei e successivamente, al termine dell’estate, il riposizionamento nelle spiagge da cui erano state prelevate o in aree limitrofe. Solamente nell’evenienza in cui l’operazione di riposizionamento della Posidonia non risulti possibile, le alghe verranno poi smaltite in apposite discariche per evitare forme di inquinamento e disagi nei litorali sardi.

In attesa di aggiornamenti sulla vicenda, qualunque sia la decisione, l’augurio è quello che le tanto magnifiche ed apprezzate spiagge sarde possano mantenere sempre la loro incomparabile bellezza.